Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 13243 del 2016, dep. il 27/06/2016

[…]

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con citazione 17.3.2005 […] conveniva in giudizio […] e […] per ottenere la reintegrazione della propria quota di legittima lesa da una donazione immobiliare effettuata il 2.2.1988 in favore dei convenuti dalla defunta madre […], che aveva beneficiato il fratello e la moglie di quest’ultimo della quota di 12/18 dell’immobile in […].
Aggiungeva che alla morte della madre, detratte le spese funerarie ed altri oneri, aveva percepito solo euro 1500.
I convenuti eccepivano che la donazione era stata fatta con dispensa dalla collazione in considerazione della precedente donazione di lire 15.000.000 in favore dell’attore, che avevano effettuato all’immobile addizioni e migliorie da valutare e che costituiva lesione di legittima la donazione di lire 15.000.000 per cui svolgevano riconvenzionale di riduzione.
Attesa la irrituale costituzione dei convenuti […] conveniva […] proponendo le stesse domande e, disposta la riunione, il Tribunale di Monza rigettava tutte le domande e compensava le spese, decisione appellata da […] in via principale e dalle controparti in via incidentale.
La Corte di appello di Milano, con sentenza 14.4.2011, in parziale riforma, accertato che la donazione della nuda proprietà dell’immobile costituiva lesione di legittima, condannava […] a pagare a […] curo 22.198,59 oltre rivalutazione dalla data di apertura della successione ed a metà delle spese di lite statuendo ritenersi provata la donazione di lire 6.000.000 ricevuta da […] da parte della madre in occasione delle nozze nell’aprile 1975. che la dispensa della collazione, pur contenuta nell’atto di donazione della nuda proprietà, ai sensi dell’art. 737 cc, non produceva effetti se non nei limiti della quota disponibile e l’azione di riduzione nei confronti dell'[…], non chiamata alla successione come erede, non era ammissibile, non avendo l’appellante accettato l’eredità col beneficio d’inventario, come previsto dall’art. 564 cc, circostanza rilevabile d’ufficio.
Ricorre […] con quattro motivi, resiste […], che ha anche presentato memoria.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Col primo motivo si lamenta violazione degli artt. 115, 116, 184 cpc, 2730 e 2733. 769, 782, 809 cc per la ritenuta inammissibilità del capitolo sull’entità della donazione di lire 15.000.000 volto a dimostrare l’esistenza di un contratto per cui è richiesta ad substantiam la forma solenne, riconosciuto da controparte solo per lire 6.000.000.
Col secondo motivo si denunzia violazione degli artt. 555, 737 e 8747 cc per la intervenuta riduzione solo della donazione del ricorrente e perché come ben affermato dal primo giudice la quota di riserva teoricamente spettante a […] era pari ad un terzo ovvero 4/18 di nuda proprietà.
Col terzo motivo si denunzia violazione degli artt. 750 e 751 cc circa il criterio di collazione.
La Corte di appello, dopo aver enunciato il principio che il donatum va stimato secondo il valore al momento dell’apertura della successione, ha applicato correttamente tale principio con riferimento alla donazione del 12/18 ed inspiegabilmente si è limitata a convertite in euro 3098,73 il corrispettivo di lire 6.000.000 ricevute nel 1975, corrispondenti, invece, all’epoca dell’apertura della successione ad euro 27.790,06.
Col quarto motivo si lamentano vizi di motivazione sui criteri di stima delle due donazioni.
Come dedotto la sentenza, accertato che la donazione della nuda proprietà dell’immobile costituiva lesione di legittima, condannava […] a pagare a […] euro 22.198,59 oltre rivalutazione dalla data di apertura della successione ed a metà delle spese di lite statuendo ritenersi provata la donazione di lire 6.000.000 ricevuta da […] da parte della madre in occasione delle nozze nell’aprile 1975, che la dispensa della collazione, pur contenuta nell’atto di donazione della nuda proprietà, ai sensi dell’art. 737 cc, non produceva effetti se non nei limiti della quota disponibile e l’azione di riduzione nei confronti dell'[…], non chiamata alla successione come erede, non era ammissibile, non avendo l’appellante accettato l’eredità col beneficio d’inventario, come previsto dall’art. 564 cc, circostanza rilevabile d’ufficio.
Premesso che i quesiti formulati non sono necessari ratione temporis trattandosi di sentenza del 2011, rispetto al primo motivo si osserva che i capitoli, tendenti a dimostrare che la signora […] donò al figlio […] lire 15.000.000, somma utilizzata per versare i tre acconti del prezzo di acquisto di un immobile in […] quanto a lire 6.000.000 il 10.4.1975, quanto a lire 6.000.000 il 5.5.1975 e quanto a lire 2.000.000 a mezzo quattro cambiali di lire 500.000 ciascuna, riportati nelle conclusioni della sentenza ed omologhi a quelli di controparte che aveva chiesto interrogatorio formale e prova testimoniale sulle circostanze che nell’aprile 1975 la […] ed il marito avevano regalato al figlio […] lire 6.000.000 ed analogo importo era stato donato dal futuro suocero di […], risultano dichiarati inammissibili con l’ordinanza 16.12.2009, della quale non risulta richiesta la revoca.
Il secondo motivo è infondato perché mostra preferenza per la sentenza di primo grado rispetto alla corretta motivazione della sentenza di appello..
Sul terzo motivo non si ignora che il debito da conguaglio è di valore (Cass. 15.6.2012 n. 9845) ed il potere officioso dei Giudice può essere eventualmente esercitato con riferimento a criteri espressamente dedotti dalla parte ( Cass. 3.7.2014 n.15288) ma, nella fattispecie si esula da tale ipotesi.
In tema di collazione di denaro ripetutamente la Corte costituzionale ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale degli artt. 556, 564 II e 751 cc, sollevata in riferimento all’art. 3 Cost (ord. 19.7.1989 n. 463, sent. 7.5.1981 n. 107) posto che la scelta tra varie soluzioni astrattamente possibili, non solo di equità ma anche di politica monetaria, è riservata al legislatore, confermando l’orientamento di questa Corte ( Cass. 29.1.1983 n. 78) secondo la quale la collazione delle donazioni di somme di denaro deve essere compiuta in base al valore nominale. Donde il rigetto del ricorso […]