Corte di Cassazione, Sez. 7, Sentenza n. 41182 del 2016, dep. il 03/10/2016

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Ritenuto:

— che la Corte d’Appello di Messina, con la sentenza in epigrafe, ha confermato la sentenza del Tribunale di Messina di condanna di […] per il reati di cui agli artt. 44 lett. b) e 93, 94 e 95 del d.P.R. n. 380 del 2001;
— che avverso detta sentenza ha proposto ricorso l’imputato lamentando erronea applicazione di legge avendo ritenuto che gli effetti della concessione in sanatoria chiesta ed ottenuta da […] non si estendessero anche a […];
— che il ricorso non è manifestamente infondato atteso che la causa di estinzione del reato per violazioni edilizie, prevista dall’art. 45 del d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, a seguito del rilascio del permesso di costruire in sanatoria, si estende a tutti i responsabili dell’abuso, e non soltanto ai soggetti che abbiano richiesto ed ottenuto il provvedimento sanante (Sez. 3, n. 26123 del 12/04/2005, Colturri ed altri, Rv. 231940; Sez. 3, n. 9521 del 07/06/2000, Fierli, Rv. 217755), tanto più essendo anche al ricorrente stata contestata la qualifica di proprietario dell’immobile; –che pertanto, va preso atto della nel frattempo intervenuta prescrizione di entrambi i reati contestati;

P. Q. M.

Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché i reati sono estinti per prescrizione.
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